Forse non c'è un altro posto sulla terra in cui la natura sia così varia e insolita come in Siberia. Siamo orgogliosi che la Siberian Wellness sia nata qui e continui a svilupparsi, accettando con gratitudine i doni della natura siberiana e prendendo cura di essa.
I fiumi di Siberia sono grandi lavoratori: da molti anni servono fedelmente la loro terra natale e stupiscono con le loro curve e paesaggi meravigliosi, suscitando orgoglio nei siberiani e ammirazione nel mondo intero. Ti offriamo di fare una piccola visita virtuale e dare un'occhiata ai cinque fiumi più potenti della Siberia.
Yenisej: un prode eroe delle leggende siberiane
Conquista i cuori con la sua maestosa distesa d'acqua e rapide ribollenti, trasformandosi in un personaggio mitico; poeti e artisti hanno cantato la sua bellezza, mentre Anton P. Čechov ha scritto di questo fiume: "Yenisej è un giovane guerriero impetuoso che non sa misurare le sue forze. Quanta vita, intensa e audace col tempo illuminerà queste rive!” E le parole dello scrittore si sono rivelate profetiche.
Oggi, lo Yenisej è uno dei fiumi di una grande portata e importanza del mondo. La sua lunghezza è di 3487 km e, in termini di portata media annuale (624 km cubi), è al primo posto tra i fiumi della Russia.Le sorgenti del fiume, Grande e Piccolo Yenisej,confluiscono vicino alla città di Kyzyl: da lì le acque dello Yenisej scorrono attraverso tutta la Siberia fino all'Oceano Artico, sfociando nel Mare di Kara. Il fiume ha una grande importanza economica come via navigabile, le sue risorse sono ampiamente utilizzate nell'industria e nell'agricoltura. Sullo Yenisej sono stati costruiti diversi invasi e centrali idroelettriche: Sayano-Shushenskaya, Mainskaya, Krasnoyarskaya.
Gli storici associano il nome del fiume alla parola della lingua evenki "ionessi", che significa "acqua grande". Nel bacino dello Yenisej ci sono 100 mila laghi, incluso il più grande, il Bajkal. Nelle valli e sulle sue sponde crescono foreste di cedri, pini e abeti e oltre 150 specie di piante, molte delle quali sono elencate nella Lista rossa. Grazie alla sua lunghezza, lo Yenisej ha accolto sulle sue rive una svariata fauna: nel corso superiore del fiume, ai piedi dei monti Saiany, si possono vedere cammelli e asini, e nella zona della foce abitano orsi polari. Il fiume attraversa molte aree di conservazione, tra cui la Riserva naturale del Grande Artico, la Riserva naturale di Saiano-Shushensky e il Parco nazionale dei Pilastri di Krasnojarsk.
I siberiani sono orgogliosi del loro fiume e lo chiamano con l'amore Yenisej-padre. Gli abitanti locali visitano spesso le sue rive, per pescare, raccogliere bacche o fare picnic. Quei luoghi pittoreschi sono anche un paradiso turistico, dove uno può ammirare tutta la magnificenza delle montagne e della taiga, respirare l'aria più pura, fare rafting sul fiume in Khakassia o andare a pescare alla regione di Krasnojarsk. Nelle acque dello Yenisej si trovano varie specie di pesci: bottatrice, persico, luccio, carassio e altre tra cui le più preziose sono nelma, omul, sperlano e muksun.
Angara: la figlia di Bajkal e la moglie di Yenisej
Il fiume Angara è noto per il fatto che nel suo corso più alto scorre l'acqua più pura della Russia. È l'unico emissario del Bajkal: nasce nel nord del lago e attraversa la regione di Irkutsk verso il territorio di Krasnojarsk. Vicino alla città di Lesosibirsk, affluisce allo Yenisej.
L’Angara, che in russo è di genenere femminile, è una dei protagonisti delle leggende siberiane. Secondo quanto si dice Angara era l'unica figlia di Baikal, un vecchio dai capelli grigi e dall'indole severa. La tenne rinchiusa e voleva sposarla con Irkut (un altro fiume della zona), ma Angara, con l'aiuto dei ruscelli di montagna, si liberò, scappò di casa, corse incontro all'amato Yenisej e divenne la sua compagna inseparabile per sempre. Il padre quando seppe della fuga di sua figlia le gettò dietro un intero scoglio, conosciuto oggi come la Pietra Sciaman. Si trova vicino alle origini dell'Angara; la gente del posto considera sacro quel luogo e i turisti vengono apposta per toccare la pietra, credendo che questo li aiuterà a unire il loro destino con quello della persona amata.
Sull'Angara sono costruite le più potenti centrali idroelettriche del paese: quelle di Bratsk, Irkutsk, Boguchany, Ust-Ilimsk. Nonostante che l'Angara rappresenti un'importante risorsa per l'industria energetica del paese, vi è stata preservata la sua natura pristina, che attrae turisti e ricercatori.
L'Ob è la principale via d'acqua della Siberia
L'Ob è uno dei fiumi più grandi della Russia e si distingue per varie caratteristiche: lunghezza (3650 km), larghezza dell'alveo (fino a 50 km), superficie del bacino idrografico (2990 km2). Il grande fiume attraversa il Bassopiano della Siberia occidentale dal sud al nord, sfocia nel Mar di Kara e impressiona non solo per le sue dimensioni, ma anche per la sua storia e natura.
L'Ob ha ricevuto il suo nome attuale non immediatamente: ogni popolo locale chiamava il fiume a modo suo, e ci sono diverse versioni dell'origine del nome: dal vocabolo iraniano "ob", che significa "acqua"; da una variante dell'etnia Komi "ob" cioè "palla di neve"; dalla parola russa "obe", che significa "entrambe", perché l'inizio dell'Ob è dato da due correnti dell’acqua: il Biya e il Katun. È interessante notare che quei due fiumi hanno l'acqua di un colore differente; quindi, in primavera e in estate si può vedere come l'Ob diventa striato nell'area della loro confluenza.
Lo scrittore S. Elpatyevsky ha chiamato l'Ob Il Rio delle Amazzoni russo, perché scorre attraverso le più grandi pianure e distribuisce generosamente alla gente di tutto il paese i tesori del suo bacino. È un'area ricca di minerali e risorse naturali: qui avviene l'estrazione di carbone e gas, petrolio e torba. Inoltre, sul fiume navigano centinaia di migliaia di navi mercantili e quelle da passeggeri. Qui sono state costruite centrali idroelettriche che alimentano grandi città industriali: quelle di Bukhtarma, Novosibirsk, Ust-Kamenogorsk. Sulla riva del fiume ci sono più di 15 città che sono di fondamentale importanza per lo sviluppo della regione, tra cui Novosibirsk, Barnaul, Surgut, Salekhard, nonché più di 10 grandi porti e luoghi di attracco. Sul fiume sono stati costruiti 16 ponti, progettati per il trasporto su gomma e quello su rotaia.
L'Ob è interessante perché attraversa diverse zone climatiche, quindi nel suo corso superiore sulle sponde si coltivano uva siberiana, cocomeri, meloni, mentre il corso inferiore attraversa la tundra polare, dove la vegetazione è piuttosto povera. Nelle zone di Barnaul, Biysk e Novosibirsk c'è sempre qualcosa da fare nella calda estate: numerose spiagge sabbiose attraggono gli amanti degli sport acquatici e della pesca (nelle acque dell'Ob abitano circa 50 specie di pesci).
La Lena: bella, indomita e impetuosa
La Lena è il fiume più lungo della Siberia, che porta maestosamente le sue acque per la distanza di 4.400 km: dalle sue sorgenti nella catena montagnosa del Bajkal verso il nord, dove sfocia nel Mare di Laptev dell'Oceano Artico. La caratteristica particolare di questo fiume è che il suo letto si estende completamente nella regione del permafrost. Secondo un'ipotesi popolare, il nome del fiume deriverebbe dalle parole della lingua evenki "elyu-ene", che significa "grande acqua".
Sulla Lena non ci sono dighe, centrali idroelettriche, bacini di riserva, il fiume scorre lungo un alveo naturale, ma allo stesso tempo è navigabile e funge da importante via di trasporto della regione. I bassopiani in cui scorre sono usati per l'agricoltura e gli estesi pascoli in pianura alluvionale contribuiscono all'allevamento del bestiame. Le terre vicine sono ricche di risorse naturali, ci avviene un'attiva estrazione di gas naturale dai giacimenti locali.
La natura pristina e i monumenti storici attraggono sulle rive della Lena turisti da tutto il mondo. Tutti vogliono conoscere le formazioni rocciose uniche: i Pilastri della Lena, che sono inclusi nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO. Queste scogliere a strapiombo, insieme ai Pilastri Sinskie, si estendono lungo le rive della Lena e formano il Parco Nazionale dei Pilastri della Lena in Yakutia: molte specie di piante e animali che si trovano lì sono elencate nella Lista rossa. Nel bacino del fiume c'è un altro incredibile mistero della natura: deserti sabbiosi (i tukulan). Nella stagione estiva e autunnale, la Lena accoglie gli appassionati di pesca provenienti da tutto il paese: nelle sue acque abitano omul, bottatrice, taimen, leucisco, luccio, persico, lenok, coregone, temolo e lo storione siberiano.
Irtysh: il fiume di tre paesi
L'Irtysh è così potente e lungo che molti lo considerano un fiume autonomo, ma non è così: l'Irtysh è un affluente dell'Ob. E non importa quanto vogliamo considerare l'Irtysh un fiume russo, non è così: attraversa il territorio di tre stati: Cina, Kazakistan e Russia. La sorgente si trova in Cina: il fiume ha origine in alte catene montuose ed entra nel territorio della Russia alla frontiera del Kazakistan con la regione di Omsk. La lunghezza dell'Irtysh è di 4248 km, supera quella dell'Ob, e vi affluisce nei pressi di Khanty-Mansiysk.
Secondo una versione diffusa, l'Irtysh, tradotto dala variante locale del turco, significa "scavare la terra" o "scavatore della terra", che riflette in parte la natura del flusso del fiume: in alcune aree è piuttosto forte, lava via le sponde e cambia il corso.
L'Irtysh è un'importante via di trasporto nella Siberia occidentale: sul fiume avviene la navigazione regolare. All'interno della città di Omsk c'è una stazione fluviale, diversi porti e punti di attracco. Il fiume è utilizzato anche per la produzione di energia elettrica: ci sono state installate tre centrali idroelettriche e lungo le sue sponde si trovano più vivai ornitologici e luoghi iconici, tra cui il parco naturale "Porto degli uccelli" (si trova sulla rotta di viaggi degli uccelli migratori) e "Migrazione dell'oca" nella regione di Pavlodar, un monumento unico di paleontologia. La fauna del fiume è ricca e diversificata: ci abitano più di 20 specie di pesci, di cui 15 sono oggetti della pesca (storione, carpa, luccio, persico, bottatrice).