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24
maggio

Aree naturali protette della Siberia. Parte 3

Capitolo su come nella Siberia si scrive una cronaca della natura viva e come si savaguardano le sue aree campione...

Oggi nel mondo ci sono sempre meno luoghi incontaminati dove la natura selvaggia si mantiene intatta. Tra le principali funzioni delle riserve naturali ci sono la tutela ambientale e la ricerca scientifica: gli scienziati raccolgono dati mensili dello stato della vegetazione, numero di animali, migrazioni stagionali, produttività delle piante, per potere utilizzarli per risolvere i problemi ambientali. Le riserve svolgono anche un lavoro di educazione ambientale, contribuendo a coltivare un atteggiamento rispettoso verso l’ambiente e a creare le condizioni per l'ecoturismo con elementi didattici. E noi continuiamo il nostro tour virtuale per le riserve naturali della Siberia...

La riserva naturale più piccola e una delle più giovani della Siberia è Tigireksky, situata nella parte sud-occidentale del Territorio dell'Altai (superficie totale 41.505,5 ettari). È famosa per la sua diversità naturale, paesaggi montuosi con picchi a cupola e grotte con tracce di epoche lontane. Ci sono molti luoghi d’interesse: la sezione siluriana del Tigirek sulla riva destra del fiume Inya (si tratta di un affioramento di rocce calcaree che si formò durante il periodo geologico Silurico (444 - 419 milioni di anni fa), ricca di testimonianze paleontologiche di fauna antica e un grande complesso speleologico nel monte Semipeschernaya. Tra le famose grotte ci sono Strashnaya e Bolshaya Khankharinskaya che rappresentano monumenti archeologici unici, la Tana della Iena, dove si sono realizzati scavi e si sono trovati resti ossei, e la grotta carsica Yachur. Il monte Razrabotnaya che impressiona con la sua bellezza, fu il primo a ricevere l'attenzione degli scienziati: nel XIX secolo dalle sue miniere si estrasse acquamarina e quarzo rosa. Tra "gli abitanti d'onore" della riserva ci sono l'orso, la volpe, il cervo, l'ermellino, l'alce e il tasso.

Nel 1999, nelle pittoresche terre della Siberia meridionale, è stata inaugurata la Riserva Naturale Khakassky il cui scopo è proteggere gli ecosistemi di montagna e di steppa che fanno parte della Depressione di Minusinsk e dei Monti Saiani Occidentali. La riserva è composta da nove zone separate con una superficie totale di 274.565 ettari, ognuna delle parti ha le proprie attrazioni naturali e storiche. Ad esempio, nel territorio del Lago Itkul esistono tumuli antichi, la cui età e oltre 2,5 mila anni, e nell'area di Oglakhty, che si considera uno dei luoghi più pittoreschi della riserva, è stato scoperto un insediamento dell'era neolitica con pitture rupestri e oggi c’è allestita una mostra etnografica all'aperto. Sul territorio dell'area protetta ci sono molte grotte e il famoso Lago Belyo che ha dato origine a varie leggende. Gli animali che ci godono di protezione speciale sono il lupo rosso, l'argali dell'Altai, il leopardo delle nevi, il castoro e le specie rare di uccelli includono l'aquila delle steppe, l'oca collorosso, il cigno minore e la damigella.

Nel sud della Siberia centrale si trova l'unica riserva naturale della regione di Kemerovo, Kuznetsky Alatau, che conserva il 5% dell'area di Kuzbass nel suo stato primordiale. La riserva della biosfera ha una storia complicata della sua nascita, comunque grazie agli sforzi degli scienziati opera con successo dal 1989. La riserva prende il nome dalla catena montuosa, rappresentata da un complesso delle cime e creste separate da valli fluviali. L'area della riserva comprende numerosi fiumi, laghi e paludi di montagna. Ci crescono molte piante dalle preziose proprietà curative o ornamentali: Rhodiola rosea, Rhaponticum carthamoides, scarpetta di Venere e abitano sotto protezione circa 58 specie di mammiferi tra cui orsi bruni, alci, volpi, lontre, tassi e la rara renna dei boschi, il simbolo della riserva, la cui popolazione adesso è di 200 esemplari. Per i turisti nella riserva sono organizzati percorsi speciali.

Nella parte centrale dell'Altopiano della Siberia Centrale, nel distretto degli Evenki del Territorio di Krasnoyarsk, nel 1995 è stata creata la Riserva Naturale della Tunguska. Vale la pena di notare che questa zona include l'area dell'Evento di Tunguska, un'esplosione di un ipotetico meteorite nel 1908, un fenomeno che ancora oggi attira l'attenzione degli scienziati. Il territorio della riserva può essere suddiviso in due parti: la prima dove accadde l'esplosione e decine di milioni di alberi rimasero abbattuti, lì si studiano le conseguenze del disastro, e la seconda, che funge da campione per la ricerca e per il confronto con quella che subì l'impatto catastrofico. Pali del Telegrafo, cosi si chiama il luogo del presunto impatto del meteorite la cui esplosione distrusse la foresta nel raggio di 40 km. Oggi gli ospiti possono visitare anche le Capanne di Kulik, un luogo d'interesse storico, che fu la base per le spedizioni dello scienziato L.A. Kulik, il primo a studiare il fenomeno. Vale la pena di visitare anche la cascata Churgim, dove l'acqua cristallina cade da un'altezza di 10 m in un lago dove si può nuotare.

La Riserva Naturale del Vitim, la prima nella regione di Irkutsk, fondata nel 1982, si trova sulla riva destra del fiume Vitim e copre un'area di 585.000 ettari. La riserva impressiona con le creste di montagne alte e scoscese ed i valli con laghi dalle acque cristalline e le cascate. Il territorio della riserva è l'habitat del larice della Dauria e varie angiosperme, tra cui l'aquilegia glandulosa dai brillanti fiori blu, la nepitella siberiana, il camedrio alpino e il papavero dai fiori gialli Papaver pseudocanescens. Si proteggono anche specie endemiche o rarissime, cioè elencate nella Lista Rossa della Russia dagli anni ottanta: Сarex laxa, Calypso bulbosa, borodinia del Baikal. La riserva è un rifugio per 35 specie di mammiferi e più di 200 specie di uccelli, comprese quelle elencate nel Libro rosso: la cicogna nera, l'aquila dalla coda bianca, il falco pellegrino. Godono di una protezione speciale la pecora delle nevi e la marmotta della testa nera. La principale attrazione naturale è il Lago Oron con acqua limpida e trasparente, chiamato il Fratello minore del Baikal.

Nella parte centrale della Depressione del Todzha nella Repubblica di Tyva si trova la Riserva Naturale di Azas con una superficie di 300.390 ettari. È stata creata nel 1985 con l'obiettivo di studiare gli ecosistemi unici della depressione e preservare la natura della Siberia meridionale. La riserva impressiona con i suoi paesaggi di alta montagna e numerosi laghi. Il 70% dell'area della riserva è occupato dalla taiga, il resto è rappresentato dalla tundra meridionale, paludi e steppe. Qui, in suoli ricchi, si sviluppano bene cespugli di frutti, sorbo siberiano, spirea media, bergenia e rosa artica. La riserva ospita oltre 50 specie di mammiferi, tra cui il castoro di Tyva, in vie d’estinzione. Qui si possono incontrare cervi, alci, orsi bruni, zibellini e lupi. Nel territorio della riserva si mantengono vari luoghi sacri venerati dalla popolazione indigena dei Tuvani. I turisti sono attirati dalle arzhaan, sorgenti naturali note per i loro poteri curativi.

Al confine tra la Repubblica di Tyva e la Mongolia si trova una delle aree naturali protette più giovani della Russia: Riserva della biosfera del bacino dell'Uvs Nuur. Si assomiglia ad una conca circondata da montagne, con un grande lago Uvs Nuur sul fondo e fiumi che ci scorrono lungo le catene montuose. Creata nel 1993, oggi la riserva comprende nove aree e l'intero territorio fa parte del patrimonio mondiale dell'UNESCO. La sua particolarità è che qui sono rappresentate quasi tutte le zone naturali dell'Eurasia: montagna, tundra, taiga, steppa, deserto e semideserto. È l'habitat naturale di oltre mille specie di piante, di cui 40 considerate relitte. Gli alberi più comuni sono pini siberiani, larici e pini. Anche la fauna che è molto riccha, rappresenta tutte le zone naturali eurasiatiche: cervi, leopardi delle nevi, argali, lupi, cammelli, orsi, lepri, scoiattoli, donnole, cinghiali, zibellini e linci. I turisti possono visitare la riserva secondo i percorsi escursionistici, facendo trekking, gite in auto combinati con trekking o rafting su catamarani.

Non importa quanto parliamo delle riserve naturali della Siberia, tutta la loro potenza e bellezza non si possono descrivere a parole o immagini: bisogna sentirle fisicamente, vederle con i propri occhi, viverle come esperienze indimenticabili. Che bello che abbiamo questa opportunità!

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