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26
aprile

Aree naturali protette della Siberia. Parte 2

Capitolo su come le più grandi aree protette della Siberia preservano attentamente le risorse naturali di questa meravigliosa terra...

"Lì, su sentieri sconosciuti, ci sono impronte di animali mai visti...” scrisse il famoso poeta Pushkin, ispirato dalle fitte foreste della Russia nordoccidentale, durante il suo esilio nel paesino di nome Mikhailovskoye. Ma queste immagini possono anche illustrare la natura selvaggia delle riserve naturali della Siberia, che custodiscono quanto di meglio la natura ha creato. Non c'è collegamento internet o cellulare, in alcune zone non esistono mezzi di trasporto regolare. Ma queste non sono cose di cui si sente la mancanza: uno viene qui per stare in solitudine, a contatto con la natura, respirare a pieni polmoni l'aria più fresca, ammirare la bellezza dei paesaggi e camminare lungo i sentieri più remoti. Vi invitiamo a contemplare mentalmente questo favoloso mondo selvaggio e continuare la passeggiata attraverso le più grandi aree protette naturali della Siberia.

Nel territorio di Krasnoyarsk, nel distretto Dolgano-Neneckij di Taimyr, sull’omonima penisola si trova la Riserva naturale artica, la più grande della Russia, con una superficie di oltre 4 milioni di ettari. È stata creata con l'obiettivo di preservare ecosistemi unici. La riserva comprende sette aree che si bagnano da due mari dell'Oceano Glaciale Artico: il Mare di Kara e il Mare di Laptev. La riserva stupisce e affascina con i suoi iceberg: frammenti giganti dei ghiacciai, con solo una decima parte della loro massa visibile sopra la superficie, e il resto nascosto sott'acqua. Nella riserva vivono gli orsi polari e i lemming elencati nella Lista Rossa, mentre il simbolo dell’area è il gabbiano d'avorio: non lascia mai il circolo polare artico. Di particolare interesse per i turisti è la stazione biologica Willem Barents a Dikson, dove si può fare un'attività ecoturistica di birdwatching. Dikson è uno dei centri abitati più settentrionali del pianeta.

Nelle vicinanze della Riserva naturale artica, occupando i territori dei distretti di Khatanga e Dikson della penisola di Taimyr si trova la Riserva Naturale di Taimyr, creata nel 1979 per salvaguardare gli ecosistemi della tundra e le foreste delle aree di Ary-Mas e Lukunsky. Qui la bellezza dell'Estremo Nord ha preservato la sua essenza primordiale, quindi il territorio del permafrost con un clima rigido attira sia scienziati che turisti che vengono a vedere queste vaste distese e la spettacolare aurora boreale. La riserva si distingue per il paesaggio di montagne e valli; nel suo territorio si trova il lago Taimyr, il più grande della parte artica della Russia. I fiumi e i laghi sono ricchi di pesci, tra cui il coregone, il salmone, il cisco artico, la bottatrice, il salmone keta, il taimen, lo storione siberiano e il coregone siberiano. La riserva è un rifugio per gli animali come il bue muschiato, il tricheco e l'orso polare elencati nella Lista rossa della Russia. La riserva è famosa per la più grande popolazione di renne selvatiche che raggiunge oltre 410mila individui. Agli ospiti si suggerisce di visitare la foresta di Ary-Mas, il museo dei mammut e di fare un giro in slitta trainata da cani.

Nella parte più settentrionale della Siberia occidentale nella regione di Tyumen si trova la Riserva Naturale Gydansky, creata nel 1996 per proteggere e studiare gli ecosistemi dell'area del Mare di Kara. A causa dell'eccessiva umidità e del clima freddo, nella riserva si è formata una fitta catena di laghi e fiumi. Poiché la riserva si trova nella tundra artica, la flora qui è piuttosto scarsa, ma la fauna è impressionante per la sua diversità. Qui si trovano il tricheco dell'Atlantico e l'orso polare, elencati nei Libri Rossi, e si riproducono le renne selvatiche. Nelle acque locali abitano balene beluga e foche dagli anelli. La riserva protegge 180 specie di uccelli (l’oca collorosso, il falco pellegrino, l’aquila dalla coda bianca, il cigno minore) e 60 specie di pesci tra cui il cisco artico, lo scazzone siberiano, il coregone siberiano, il coregone tozzo, il nelma. La riserva incanta anche con i suoi paesaggi artici.

L'Area protetta naturale della Siberia Centrale, che dal 1987 fa parte della Rete mondiale di riserve della biosfera per decisione dell'UNESCO, è considerata un patrimonio naturale del Territorio di Krasnoyarsk. È insolita perché il fiume Yenisei è una linea di demarcazione naturale tra il Bassopiano della Siberia occidentale e l'Altopiano siberiano centrale, il che produce una diversità della flora e fauna, nonché dei paesaggi meravigliosi: la pianura con paludi e foreste decidue sulla riva sinistra e ammassi rocciosi con la taiga caratteristica di montagna su quella destra. Nella riserva ci sono larici dell'età di 1000 anni, la cui circonferenza del tronco arriva a 4,5 - 5 m. Le angiosperme dell'area protetta includono molte specie in vie d'estinzione per le loro proprietà decorative, nutrizionali o terapeutiche, per esempio la scarpetta di Venere, la calypso bulbosa, il giglio martagone, la ninfea gialla, la rhodiola rosea, la peonia e la fiammetta asiatica, una pianta dai fiori di color arancione fiamma. Qui sono registrate 65 specie di farfalle diurne; per quanto riguarda la fauna maggiore è rappresentata da orsi, zibellini, alci, renne e varie specie di pesci pregiati: storione, sterleto e lenok. Un'attrazione naturale unica della riserva sono i Pilastri di Sulomai, un canyon lungo circa 500 m con pendii montuosi alti 150 m e rocce di basalto dalle forme insolite e bizzarre.

Nel sud del territorio di Krasnoyarsk, sulla riva meridionale del fiume Yenisei, si trova la bellissima Riserva naturale Saiano-Shushensky, un luogo dove la grandiosità della taiga siberiana si presenta in tutto il suo splendore. L'area protetta comprende una parte dei Monti Saiani Occidentali, più precisamente i pendii settentrionali di Khemchik, gli speroni orientali della cresta di Kantegir e il Canyon di Saiani con pittoreschi fiordi. Il biglietto da visita della riserva sono le "strade" d'acqua fortemente curve, larghe 2 km e le montagne alte più di 2000 m, dove abita la principale "attrazione" della riserva, avvistata, infatti, da pochissimi visitatori: il leopardo delle nevi, una specie in vie d'estinzione. Oggi ce ne sono dodici. Nella riserva abitano più di cento specie di animali: cervi, stambecchi, cervi muschiati siberiani, alci, caprioli siberiani, lupi, animali da pelliccia e circa 300 specie di uccelli, tra cui la cicogna nera, il tetraogallo, l’aquila dalla coda bianca e il falco pellegrino, tutti elencati nella Lista rossa. Il territorio principale è occupato da foreste di pini siberiani, ma si possono trovare anche picee, abeti, larici, abeti rossi, mentre nei valli crescono sorbi, sambuchi, ribes, mirtilli rossi, pioppi tremuli e padi (ciliegi a grappoli). Un paradiso per gli amanti della natura selvaggia.

Continueremo il nostro tour virtuale per le riserve della Siberia nel prossimo articolo, mentre per ora vi ricordiamo che ogni riserva ha le sue regole di visita, quindi vi preghiamo di informarvene in anticipo se state programmando una visita.

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