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14
dicembre

Gli animali e gli uccelli di Siberia: i cinque più rari

Capitolo sugli animali e uccelli della Siberia che oggi hanno bisogno di una protezione speciale da parte dell'uomo...

La Siberia è una terra bellissima e severa che ospita un gran numero di animali. Nel suo vasto territorio abitano non solo orsi, lupi, alci noti a tutti, ma anche tante creature straordinarie che oggi, per vari motivi, sono in via di estinzione e sono elencate nella Lista Rossa delle specie minacciate della Russia. Vi raccontiamo dei cinque uccelli e animali più rari della Siberia.

Allocco della Lapponia: il re della taiga

Questo maestoso uccello è uno dei gufi più grandi: la lunghezza del suo corpo arriva fino a 80 cm e l'apertura alare può raggiungere un metro e mezzo. Questa specie abita principalmente nelle zone di taiga. Si può avvistarlo nel momento del suo volo lento in cerca di preda o seduto con un'aria severa su un albero. Nonostante le sue dimensioni, il peso dell'allocco della Lapponia non supera 2 kg: il piumaggio aumenta visivamente il volume dell'uccello. Il colore del suo piumaggio è prevalentemente bruno-grigiastro con disegno trasversale e strisce longitudinali nei toni dell'ocra chiaro e del marrone scuro.

Sotto il becco questo gufo presenta una macchia nera simile ad una barba, da cui prende il suo nome russo "allocco barbuto". Secondo una versione, la parola russa "neyasyt" che significa "allocco" deriva dall'aggettivo "nenasytnyi" cioè “insaziabile", il che potrebbe essere vero: a questi uccelli piace molto mangiare. Si nutrono principalmente di piccoli roditori come topi, ma a volte catturano e divorano anche rane, piccoli uccelli e scoiattoli. Un'altra caratteristica distintiva di questi allocchi è la loro voce: i maschi emettono suoni bassi e cupi di otto o dodici sillabe, simili a “woo-oo-oo”. Purtroppo, la popolazione degli allocchi della Lapponia è piccola, le cui ragioni principali sono la deforestazione delle aree di nidificazione e il bracconaggio.

Zibellino di Barguzin: il simbolo peloso della Siberia

La pelliccia morbida e spessa dello zibellino vale sempre tanto oro, ma la pelliccia scura dello zibellino di Barguzin, che vive nelle vicinanze del Lago Baikal, è considerata la più costosa. Nonostante le misure di protezione, la caccia allo zibellino non si ferma.

Ma in natura, l'intelligente predatore ha pochi nemici. Lo zibellino preferisce le foreste di conifere fitte e spesso si stabilisce in luoghi impenetrabili, dove trova dimora tra le radici degli alberi caduti. Lo zibellino di Barguzin ha zampe molto forti e, grazie alla loro speciale forma, si muove facilmente sui cumuli di neve senza sprofondarci e si arrampica abilmente sui rami degli alberi. Lo zibellino si nutre di piccoli roditori, ma gli piace mangiare pinoli o frutti di bosco e a volte caccia animali di più grandi dimensioni: scoiattoli, lepri. Durante un inverno particolarmente lungo, lo zibellino può migrare per lunghe distanze in cerca di cibo.

Manùl o gatto di Pallas: un miracolo della Lista Rossa

Non importa quanto ami i gatti, difficilmente riuscirai a domare questo felide selvatico. Una caratteristica distintiva dei manùl, motivo per cui il numero degli esemplari di questa specie si è ridotto, è il suo mantello lussuoso, che è, dentro de la famiglia dei felidi, uno dei più spessi e soffici. I manùl abitano in luoghi aperti come steppe. Oggi questo bellissimo gatto siberiano si trova solo in aree isolate del territorio dell'Altaj e della Transbajkalia.

Il fisico dei manùl differisce dal quello del gatto comune per il suo corpo massiccio e le gambe corte. A causa delle "basette" sulle loro guance e delle pupille rotonde con le sopracciglia aggrottate, hanno un aspetto piuttosto severo. La loro dieta è composta principalmente da piccoli roditori e dai pica siberiani, ma i manùl possono nutrirsi anche di piccoli uccelli e in estate di insetti e bacche. Introversi per natura, i manùl sono gatti molto cauti e riservati e raramente comunicano anche con i rappresentanti della loro stessa specie. Gli uomini vennero a conoscenza della loro esistenza grazie al naturalista tedesco Peter Pallas, che per primo descrisse questa specie nel 1776. Per cui l'animale ha un secondo nome: il gatto di Pallas.

Mosco siberiano, il cervo che porta muschio

Un grazioso animale artiodattilo che vive nelle foreste di conifere di Altai, Sajany e Yakutia, dall'aspetto di un cervo senza corna. Ma i moschi siberiani hanno un altro mezzo di difesa: i lunghi canini che in maschi arrivano a 10 cm, sporgenti da sotto il labbro superiore. Li usano per combattere i maschi in competizione durante la stagione di accoppiamento. Una ghiandola speciale sul ventre del mosco maschio produce muschio: è il prodotto animale più costoso del mondo, utilizzato in medicina e profumeria. Per questo motivo, nel corso dei secoli, il numero degli esemplari di questa specie è andato diminuendo. Oggi l'uomo ha imparato a ottenere il muschio senza danneggiare gli animali.

Ma anche in natura il mosco ha abbastanza nemici. Martora, lince, ghiottone, volpe, lupo: ad ognuno di questi predatori piacerebbe avere il mosco inoffensivo per pranzo. Il mosco siberiano ha un ottimo udito, quindi al primo segno di pericolo cerca di scappare il più rapidamente possibile. Grazie alla naturale agilità, l'animale può cambiare improvvisamente la direzione del suo movimento ad alta velocità e confondere le sue tracce, per sviare i predatori che lo inseguono. Mentre il mosco proprio, ovviamente, è vegetariano: si nutre di licheni, piante erbacee, foglie e germogli.

Leopardo delle nevi: il signore delle montagne

Il leopardo delle nevi è l'unico rappresentante della famiglia dei felidi che vive in alta montagna ed è il meno studiato del pianeta. La pelliccia dei leopardi delle nevi, di colore grigio fumoso con macchie scure a forma di anello, è spessa e morbida: una pelliccia così aiuta il leopardo delle nevi a sopportare temperature rigidissime e a mimetizzarsi nei terreni rocciosi, ma diventa l'obiettivo principale dei bracconieri. Altre minacce alla popolazione di questi felidi includono la distruzione dell'habitat dovuta ai cambiamenti climatici e la diminuzione del numero di ungulati selvatici che costituiscono la base della dieta del leopardo delle nevi.

In Russia, i leopardi delle nevi vivono principalmente a Khakassia, nel Territorio dell'Altai, Tuva e Territorio di Krasnojarsk. Dicono che il più grande gruppo protetto di leopardi delle nevi ora vive dentro della Riserva naturale statale Sayano-Shushensky. La Fondazione World Around You da oltre 10 anni implementa una strategia globale per preservare il leopardo delle nevi e salvare questa unica specie dalla completa estinzione.

Il 4 ottobre si è celebrata la Giornata Mondiale degli Animali. È un buon motivo per ricordarci che gli umani siamo responsabili degli altri esseri viventi e che abbiamo il potere di cambiare la tendenza negativa, proteggere l'ambiente e preservare la diversità del mondo animale sulla Terra.

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